Questi siamo noi. Claudia, quella che scrive, e Ale, quello con cui faccio tutto negli ultimi otto anni della mia vita. Siamo così, fuori fuoco perché io mi distraggo e non sto ferma e lui mi da retta.
My Own Way è il nostro piccolo brand, dove facciamo tutto noi artigianalmente (e spesso ci aiuta mia sorella).
Dietro i nostri messaggi stampati su magliette borse e astucci ci sono i nostri valori e quello in cui crediamo. Crediamo nell’uguaglianza tra le persone, crediamo nella sorellanza globale, nella sanità pubblica, nei viaggi non organizzati, nell’informazione, nei porti e confini aperti.
Io sono quella che si lamenta di più nelle stories, perché preferisco il silenzio al karaoke e spesso condivido tutte le mie frustrazioni. Fotografo i cieli con le nuvole e i palmizi perché amo i tropici, i gabbiani perché sono urbani ma liberi, i corvi perché riempiono il cielo all’imbrunire, i fiorellini che crescono nei marciapiedi, i campi di fiori selvatici, le scritte sui muri che hanno un bel significato, i gatti perché sono superiori ai cani e in più sono fotogenici. Adoro le polaroid e i libri di viaggio. Mi annoio a fare e sentire sempre le stesse cose.
Ale è colui che collauda girandole, cuce bandierine, disegna e mette su carta ogni mia idea, mi accompagna in ogni avventura, spesso è incosciente; io ho i piedi per terra e lui la testa tra le nuvole. Siamo vegetariani, ma io mangio le cozze. Lui è quello preciso, io quella che fa errori.
Guardiamo la luna insieme. Spesso, in viaggio, scattiamo le stesse foto e le vendiamo, voi le comprate perché vi comunicano cose tutte vostre, oppure tutte nostre, non lo so.
Comunque My Own Way siamo noi due.💘
pic by @zarpos